giovedì 31 luglio 2014

La Rigenerativa Ossea

La parodontite, una malattia infiammatoria cronica dei tessuti parodontali, può portare ad una progressiva perdita dell'osso alveolare. Un'altra causa molto comune di riassorbimento osseo è la prolungata mancanza dei denti in arcata, che porta ad una minore sollecitazione dell'osso, di conseguenza ad un suo rimodellamento in difetto. Anche l'estrazione di lesioni cistiche o denti inclusi può portare alla presenza di grandi lacune ossee.
In tutti questi casi l'osso disponibile può essere insufficiente per posizionare un impianto dentale. Si può quindi ricorrere a tecniche di rigenerativa ossea mediante l'inserimento di osso sintetico e di una membrana di collagene, in modo da riempire la lacuna stimolando la formazione di nuovo tessuto osseo ed avere quindi la quantità d'osso necessaria alla corretta integrazione di un impianto.
Il materiale da innesto infatti è altamente biocompatibile e promuove la formazione di nuovo osso, integrandosi con esso. La sua morfologia, porosità, superficie interna, struttura cristallina e composizione chimica sono molto simili all'osso umano.

Bisogna comunque tenere presente che questi interventi non sono sempre attuabili e possono talvolta prevedere tempi lunghi di riabilitazione.


The use of a natural osteoconductive porous bone mineral (Bio-Oss™) in infrabony periodontal defects. Shankar T. Gokhale and C. D. Dwarakanath. J Indian Soc Periodontol. 2012 Apr;16(2):247-52. doi: 10.4103/0972-124X.99270.

lunedì 21 luglio 2014

L'Overdenture su Impianti

Tra le differenti opzioni di trattamento, l'overdenture ritenuta su impianti è una delle soluzioni più valide per la riabilitazione della mandibola edentula. L'overdenture si può considerare come una protesi rimovibile ancorata su 2 o 4 impianti, cioè una riabilitazione intermedia tra la protesi mobile e quella fissa. E' infatti più comfortevole della prima ma più economica della seconda.

Le overdenture su impianti sono state usate comunemente come trattamento per pazienti edentuli negli ultimi 20 anni raggiungendo ottimi risultati clinici.

Questo tipo di protesi offre diversi vantaggi pratici rispetto alle protesi mobili, tra cui:  diminuito riassorbimento osseo, ridotta mobilità del manufatto protesico, migliore estetica, migliore posizione dei denti ed occlusione, aumentata funzione occlusale e mantenimento della dimensione verticale di occlusione.
La protesi rimane ancorata agli attacchi (ad esempio a forma di sfera: ball attachment) che sono avvitati agli impianti.

La procedura clinica prevede come passaggi principali: il posizionamento di impianti, l'utilizzo di una protesi con funzione provvisoria,  per permettere ai tessuti molli una completa guarigione ed infine la consegna della protesi definitiva, in seguito alle dovute prove cliniche.

L'overdenture ancorata su impianti ha il vantaggio di rimanere in posizione anche  durante i movimenti mandibolari, permettendo così alla lingua ed alla muscolatura periorale di assolvere le loro normali funzioni dal momento che esse non vengono coinvolte nel controllo del movimento della dentatura mandibolare.

Come ogni modalità di trattamento,  il mantenimento e le cure continue sono vitali anche per il successo dell'overdenture, pertanto dopo la consegna della protesi sono necessari un'accurata igiene orale quotidiana e controlli periodici dal dentista.



Implant supported mandibular overdenture: a viable treatment option for edentulous mandible. Lambade D, Lambade P, Gundawar S. J Clin Diagn Res. 2014 May;8(5):ZD04-6. doi: 10.7860/JCDR/2014/7711.4332. Epub 2014 May 15.

mercoledì 9 luglio 2014

Controindicazioni alla terapia con impianti

Il posizionamento di impianti è un'operazione chirugica che richiede un'accurata indagine riguardo le condizioni di salute generale del paziente e le sue abitudini quotidiane da parte dell'odontoiatra. Sarà molto importante quindi conoscere come si comporta il paziente in merito all'igiene orale, suoi eventuali vizi (fumo, alcol etc.) o allergie ai farmaci. Particolarmente importante è, per l'odontoiatra, sapere se il paziente ha o ha avuto alcune patologie e se assume determinati farmaci. Infine è da valutare l'effettiva fattibilità clinica dell'intervento, attraverso un esame obiettivo del cavo orale e lo studio di panoramica dentale e TAC. Singolarmente, da caso a caso, si deciderà poi se e come intervenire.

Alcune condizioni possono rappresentare controindicazioni relative o assolute alla terapia implantare. In ogni caso, la valutazione riguardante la fattibilità o meno di tale terapia spetta comunque all'odontoiatra che effettuerà la visita.

Controindicazioni assolute:

  •     Condizioni di immunodeficienza. Quando il paziente ha un deficit della risposta immunitaria (es. AIDS) è esposto a rischi molto elevati di infezione
  •     Cirrosi epatica
  •     Insufficienza renale
  •     Neoplasie in atto e pazienti in chemioterapia
  •     Pazienti sottoposti a terapia radiante nei tre mesi prima dell’intervento di implantologia dentale
  •     Malattie mentali o gravi disturbi psicologici
  •     Malattie neurologiche gravi (ictus, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer)
  •     Assunzione di bifosfonati per via endovenosa
  •     Uso di sostanze stupefacenti

In questi casi sarebbe opportuno non intraprendere la terapia implantare per non andare incontro ad un maggior rischio di fallimenti o di patologie a carico delle ossa mascellari.

Controindicazioni relative:

  •     Malattie autoimmunitarie (es. LES e artrite reumatoide)
  •     Diabete non compensato, controllato con difficoltà nonostante l’uso di farmaci

    I cambiamenti indotti nel metabolismo dal diabete causano un'alterazione dei processi fisiologici di sintesi di nuova matrice ossea

  • Epatite A, B, C
  • Osteoporosi. Recenti studi hanno dimostrato che la sopravvivenza a 5 anni degli impianti in pazienti con osteoporosi è del 93.8%

    Malattie cardiache, storia di endocardite o di valvulopatie. In questi casi non è tanto l'integrazione delll'impianto nell'osso ad essere minata, ma i batteri imessi in circolo dopo un'operazione chirurgica potrebbero mettere il paziente a rischio dell'aggravarsi di tali patologie. La profilassi antibiotica prima dell’intervento può servire a mettere il paziente al riparo da simili rischi

  •     Disturbi della coagulazione
  •     Patologie delle mucose orali (lichen planus, pemfigo, eritema multiforme, stomatite erpetica)

In questi casi lo stato di controllo medico della patologia sembra essere più importante della patologia stessa nel valutare la controindicazione alla terapia implantare.

 Gómez-de Diego R, Mang-de la Rosa M, Romero-Pérez MJ, Cutando-Soriano A, López-Valverde-Centeno A. Indications and contraindications of dental implants in medically compromised patients: Update. Med Oral Patol Oral Cir Bucal. 2014 Mar 8.