lunedì 3 settembre 2012

Riabilitazione immediata della mascella edentula con protesi totale fissa supportata da 4 impianti

Studio prospettico di 173 pazienti, con risultati a 5 anni.

Oggetto/Risultati:
Lo scopo dello studio è valutare in modo prospettico, radiologico e clinico, i risultati radiologici del carico immediato con protesi fissa sull'intera arcata supportata da una combinazione impianti posizionati assialmente e non assialmente, in un grande un gruppo di pazienti con mascella completamente edentula, fino a 5 anni di funzione.
La sopravvivenza implantare ad un anno era 98,26% per la mascella e 99,75% per la mandibola. La perdita ossea marginale media era 0,9 + -0,7 mm nella mascella e 1.2 + -0,9 mm nella mandibola. Non è stata trovata alcuna differenza nella perdita di osso marginale tra impianti assiali e inclinati.

Conclusioni:
I presenti risultati preliminari di un campione relativamente grande suggerisce che la presente tecnica può essere considerata una valida opzione di trattamento per la riabilitazione immediata di entrambe le arcate, mandibolare e mascellare.

Risorse:
Agliardi E, Panigatti S, Clericò M, Villa C, Malò P. Clin Oral Implants Res 2010;21(5):459-65 (fonte)

lunedì 23 luglio 2012

implantologia: studio longitudinale della sopravvivenza degli impianti All-on-4 nella mandbola con 10 anni di follow-up


Oggetto/Risultati:
Questo studio longitudinale include 245 pazienti con un totale di 980 impianti di carico immediato (quattro per paziente), il tutto inserito nella regione anteriore, per sostenere la protesi fissa dell'intera arcata mandibolare.
Il criterio di ammissione allo studio era avere una mandibola edentula o una mandibola con una situazione dentale seriamente compromessa, con necessità di restauri con impianti fissi. 

Un totale di 21 impianti è fallito in 13 pazienti, dando percentuali di successo correlate al paziente e agli impianti connessi, rispettivamente di 94,8% e 98,1% a cinque anni e 93,8% e 94,8% fino a 10 anni di follow-up.

Conclusioni:

I risultati supportano la conclusione che l'uso della riabilitazione con tecnica All-on-4 con carico immediato dell'impianto in mandibole completamente edentule è proficua a lungo termine.

Risorse:
Malo P, de Araújo Nobre M, Lopes A, Moss SM, Molina GJ. J Am Dent Assoc 2011 (fonte)

lunedì 16 luglio 2012

L'implantologia All-on-4 e l'immediata funzionalità per mascelle completamente edentule: report clinico a medio (3 anni) e lungo (5 anni) termine.

Oggetto/Risultati:
Questo studio retrospettivo include 242 pazienti con un totale di 968 impianti a carico immediato (4 a paziente), tutti posizionati nella regione anteriore, per supportare una protesi fissa nell’intera arcata mascellare. Il criterio di selezione dei pazienti è stato che avessero mascella edentula o mascella con una situazione dentaria con bisogno di impianti fissi per la riabilitazione. Un totale di 19 impianti ha fallito in 17 pazienti, dando un tasso di sopravvivenza degli impianti del 98% analizzando i 5 anni di followup.
Il tasso di sopravvivenza delle protesi è del 100%.

Conclusioni:
L’alto tasso di sopravvivenza degli impianti indica che il concetto dell'implantologia a carico immediato per pazienti completamente edentuli nella mascella, usando il protocollo dell'All-on-4, è vitale nel medio e lungo termine.
 
Risorse:
Malo P, de Araújo Nobre M, Lopes A. Clin Implant Dent Relat Res 2011 (fonte)

mercoledì 4 luglio 2012

Studio di sopravvivenza degli impianti posizionati con Nobel Guide, in pazienti fumatori e non


- 30 pazienti, 212 impianti (Branemark system), 30 protesi prefabbricate (Titanio/Acrilico)

- Lo scopo di questo studio clinico retrospettivo è stato quello di seguire la sopravvivenza degli impianti inseriti in mascelle completamente edentule, usando una procedura senza lembo e carico immediato con dentatura prefabbricata fissa completa per molti anni. Un secondo fine è stato quello di scoprire se vi era differenza nella ricostruzione dell'osso marginale in pazienti fumatori (S) e non fumatori (NS).

- Risultati: dopo 5 anni sopravvivenza degli impianti del 98.8% per i non fumatori (e per i fumatori: 91.5 %)
Ricostruzione ossea: -1.2 mm per non fumatori (e – 2.6 mm per il gruppo dei fumatori)

- Conclusioni: il protocollo NobelGuide descrive risultati con un buon tasso di sopravvivenza anche dopo molti anni. Il fumo può compromettere l'efficacia del concetto di questo trattamento.


Risorse:
Implantologia Nobel Guide
Sanna, A. M., L. Molly, et al. (2007): Implantologia a carico immediato CAD-CAM di protesi fisse complete, prodotte utilizzando la procedura di posizionamento dell'impianto senza lembo. J Prosthet Dent 97(6): 331-9 (fonte)

lunedì 25 giugno 2012

Alti tassi di sopravvivenza implantare con Nobel Guide, anche in situazioni difficili



  • 33 pazienti, 211 impianti (NobelSpeedy and MK III), ponte in titanio NobelProcera, edentulia parziale e totale
  • Lo scopo di questo studio retrospettivo è valutare i risultati di 33 pazienti edentuli nella mascella, trattati con la tecnica Nobel Guide.
  • Risultati: dei 211 impianti posizionati, 4 hanno fallito (1,9%). Il tasso di successo di sopravvivenza degli impianti è stato tuttavia del 98.1%. Il tasso di sopravvivenza delle protesi è stato del 100%. Ci sono state alcune complicanze pre-operatorie (4) e postoperatorie (10 fratture della resina).
  • Conclusioni: il tasso di successo implantare è sopra il 98% nonostante questi siano i primi casi per professionisti esperti di chirurgia implantare. Il tasso di successo protesico è alto, del 100%. Il protocollo deve essere seguito molto precisamente. E' chiaro che per ottenere un successo tale, sono essenziali un'analisi e una comprensione totale del sistema. Questa tecnica è uno strumento prezioso e rigoroso per lo sviluppo del carico immediato in presenza di mascellari completamente edentuli.

    Gillot L, Noharet R, Cannas B. : Guided Surgery and Presurgical Prosthesis: Preliminary Results of 33 Fully Edentulous Maxillae Treated in Accordance with the NobelGuide Protocol. Clin Implant Dent Relat Res. 2010 Apr 23.

    Risorse:

venerdì 1 giugno 2012

Riabilitazione implantare: la stabilità degli impianti monofasici ARRP


La riabilitazione implantare a carico immediato in siti dimensionalmente e biologicamente compromessi, effettuata utilizzando degli impianti monofasici di diametro ridotto, da ricaricare immediatamente, riduce l'impatto biologico, dei tempi e dei costi dell'intervento.

Sono stati posizionati 62 impianti ARRP (Alpha-BioTec, Israele) di diametro variabile di 3/3,3 e lunghezza variabile di 10/11,5/13 e la percentuale di sopravvivenza degli impianti è stata del 96,6%. Tali impianti, con una geometri di spira, permettono una notevole stabilità primaria.
Gli impianti sono stati inseriti seguendo i protocolli chirurgici salvaguardando il trofismo del tessuto osseo; il paziente è stato invitato a mangiare cibi morbidi per il primo mese; i carichi in ceramica hanno seguito i tradizionali tempi di guarigione e sono stati effettuati attraverso un'impronta di protesi fissa tradizionale o utilizzando le apposite cappellette di trasferimento per impianti monofasici, portando ad un'elevata percentuale di successo terapeutico.

Questa terapia ha risotto i tempi lunghi di attesa tra l'intervento di espansione o di innesto osseo e la protesizzazione definitiva. La particolare forma degli impianti ARRP, infatti, ha garantito una notevole stabilità primaria, consentendo la protesizzazione immediata.

Risorse:

venerdì 11 maggio 2012

Tecnica “Simple”: estetica e funzionale per il carico immediato

Il caso clinico riporta la riabilitazione, attraverso il carico immediato con tecnica Simple, di una paziente con edentulia mandibolare.

Sono stati utilizzati 8 impianti con 3,75mm di diametro e 11,5mm di lunghezza. Dopo 48 ore è stata consegnata alla paziente una protesi provvisoria, con monconi Simple.

La tecnica Simple prevede le seguenti fasi: lo studio prechirurgico del caso, la fase chirurgica e la fase di laboratorio.
Utilizzando la tecnica Simple e con semplici procedure intraoperatorie e di laboratorio, è possibile realizzare un provvisorio passivo, funzionale ed estetico per il carico immediato.

La opt dopo 3 mesi evidenzia una buona integrazione dei monconi inseriti. Si conclude che per il successo delle integrazioni di fixture, in previsione di un carico immediato, è importante che vi sia oltre alla stabilità primaria, valutabile in fase prechirurgica accertando la giusta densità e quantità del tessuto osseo, anche l'utilizzo di monconi che permettono la costruzione di un provvisorio passivizzato per il controllo dei micromovimenti.
I vantaggi dei monconi Simple sono la facile adattabilità marginale, la possibilità di correggere eventuali disparallelismi interimplantari, l'utilizzo di materiale biocompatibile che agevola l'attacco connettivale.

La tecnica Simple permette di ridurre i tempi e i costi di produzione del provvisorio, semplificando le operazioni di laboratorio e riducendo le sedute del paziente.

Risorse:
Sweden-martina
Osteointegrazione

mercoledì 11 aprile 2012

Implantologia ed estetica

L'utilizzo di impianti per la riabilitazione delle zone più estetiche della bocca è aumentata negli ultimi anni.

Una ricerca parla di successo implantare, nei settori estetici della bocca, con un tasso che varia dal 96,1% al 98,9% dopo 7 anni di funzione.

La riabilitazione di un singolo elemento dentale richiede una precisione e qualità maggiore in quanto è palese il confronto estetico con i denti naturali adiacenti.

La valutazione odontoiatrica iniziale dell'area edentula deve essere molto precisa e considerare una pianificazione per preservare i tessuti duri e molli o il loro incremento. Questo perchè i tessuti molli seguono l'osso nei processi di rimodellamento.

Un requisito essenziale per il successo estetico dell’operazione di implantologia è il corretto posizionamento tridimensionale dell’impianto, che fornisce anche stabilità e salute ai tessuti molli circostanti. L’impianto può essere posizionato con successo solo laddove vi è osso a sufficienza. Un’attenta valutazione del tessuto molle, prima dell’inserimento dell’impianto, permette di applicare la tecnica più idonea al rialzo osseo.

La riabilitazione implanto-protesica dei settori dei alta rilevanza estetica è soddisfatta considerando anche le caratteristiche dei tessuti molli ed eseguendo in primis una corretta diagnosi, uno studio accurato del sito, la scelta delle tecniche chirurgiche e proteiche più appropriate.

Risorse:
Il dentista moderno

martedì 20 marzo 2012

L'igiene orale degli italiani


L'Associazione Igienisti dentali Italiani in collaborazione con Professional Oral Healt Procter&Gamble, ha svolto un'indagine, curata da Datanalysis, su un campione di popolazione ampio per capire l'attitudine degli italiani all'igiene orale.

La ricerca è stata condotta su un campione ampio di persone, mille, di età compresa tra i 20 e i69 anni. Di seguito i risultati.

Si dimostra che quasi il 60% non si reca mai dall'igienista dentale; solo il 18% si reca una volta all'anno; il 20% si reca due volte all'anno per le sedute di pulizia orale.
L'82% utilizza lo spazzolino tradizionale invece di quello elettrico, eludendo le raccomandazioni delle linee guida del Ministero della Salute che incentiva invece quello di ultima generazione.
Solo il 40% considera l'igienista dentale lo specialista a cui ci si deve rivolgere per la prevenzione delle malattie dentali.

Tra nord e sud Italia vi sono differenze interessanti.
Non si è recato mai dall'igienista dentale o dal dentista ben il 53,89% degli italiani al nord est e il 63,85% al sud e nelle isole.
L'igienista dentale non è ritenuto essenziale per il 18,67% degli intervistati del nord est e il 25,93% del sud e isole.
Per lo 0,75% degli italiani del nord ovest e per il 2,04% di quelli del sud e delle isole, spazzolino tradizionale ed elettrico hanno la stessa efficacia.

Luca Levrini, della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Insubria, spiega positivamente che “gli italiani cominciano ad essere più sensibili. Sono infatti circa il 40% degli intervistati , un dato importante, che si sottopone con periodicità a sedute di igiene orale e ben il 5% è stato sensibilizzato a smettere di fumare sotto consiglio del proprio igienista, riconoscendone la funzione ed il ruolo”.

Risorse:




venerdì 9 marzo 2012

Rialzo di seno con la tecnica USE Hydro

L'inserimento di impianti per la riabilitazione del mascellare edentulo può incontare degli ostacoli quando il paziente presenta un'insufficienza del seno osseo.

In assenza di un'adeguata quantità di osso alveolare in passato si posizionavano impianti di lunghezza inferiore a 10mm, con una conseguente percentuale di insuccesso implantare elevata (35%).

Negli ultimi vent'anni sono state studiate diverse tecniche di rialzo di seno; quella presa in esame in questa sede è il rialzo del seno mascellare per via crestale, USE Hydro (Ultrasound Sinus Elevation).

Si sono trattati con implantologia a carico immediato 19 pazienti con edentulia parziale nel settore superiore posteriore e sono stati posti sotto osservazione per 18 mesi. Presentavano alla TAC un'altezza del seno osseo compresa tra 2 e 9mm. Per questo sono stati sottoposti alla tecnica poco invasiva, proposta da Summer nel 1994, di minimo rialzo del pavimento del seno mascellare effettuata con osteotomi e con beta tricalcico fosfato come materiale di riempimento, ottenendo una neoformazione ossea con contemporanea scomparsa del bio-materiale inserito.

I risultati derivanti da questo studio sono stati positivi al 100%, con una sopravvivenza a 18 mesi di tutti e 26 impianti posizionati.
La tecnica USE Hydro si è dimostrata efficace ed affidabile, garantendo sempre un rialzo di seno osseo di almeno 3mm, fino a raggiungere i 10mm.

Risorse:
Dental Tribune

giovedì 1 marzo 2012

Un milione di Italiani ricorre all'implantologia: dove, come, quando e perché


Una recente ricerca condotta da Key-Stone ha registrato che quasi un milione di italiani, circa 900.000, ricorre all'implantologia dentale.

Due terzi degli studi dentistici italiani praticano ormai implantologia dentale, concentrandosi maggiormente nelle aree del nord Italia. Soprattutto gli studi più grandi ricevono una grande richiesta, registrando il 90% dei casi in implantologia.

Inoltre, gli studi con esperienza decennale nel settore implantologico, coadiuvata dall'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, quali l'implantologia guidata senza bisturi e l'implantologia a carico immediato, hanno più del doppio dei pazienti di studi con esperienza quinquennale.

Questo a segnalare che i pazienti, prima di effettuare un'operazione chirurgica implantare, si informano molto e si affidano solo agli esperti del settore, privilegiando le cliniche più grandi.

Il 60% degli odontoiatri conferma di confrontarsi sempre più spesso con pazienti dettagliatamente informati; consapevoli di tutte le varianti della chirurgia implantare, il più delle volte, i pazienti giungono in studio già decisi ad affrontare un trattamento di implantologia dentale.

Risorse:

martedì 21 febbraio 2012

Impianti a carico immediato su pazienti totalmente edentuli: studio clinico ad un anno dall'inserimento degli impianti All-on-4


L'impianto All-on-4 a carico immediato è divenuta, negli anni, una modalità di trattamento altamente considerata per la riabilitazione definitiva dei pazienti con edentulia totale.

Lo scopo dello studio clinico effettuato è quello di valutare il protocollo per un'immediata funzionalità (a 3 ore dal posizionamento) di 4 impianti (All-on-4, Nobel Biocare AB, Göteborg, Sweden) a supporto di protesi fisse, in un paziente con mascella completamente edentula.
Questo studio clinico include 32 pazienti, totalmente edentuli nell'arco mascellare, con 128 impianti a carico immediato di supporto a protesi fisse in acrilico. 

Durante l'operazione, si utilizzò una guida chirurgica specializzata per facilitare il posizionamento e l'attacco degli impianti posteriori, ottenendo un ottimo ancoraggio all'osso e un'ampia distanza tra i diversi impianti, per un buon supporto delle protesi. Gli esami di controllo furono eseguiti a 6 e a 12 mesi dall'operazione. La valutazione radiografica del livello marginale dell'osso fu effettuata dopo un anno dalla funzionalità degli impianti.

I risultati dimostrano che solo tre impianti a carico immediato si muovono in tre pazienti, dando  una percentuale annua di stabilità degli impianti del 97,6%.
Dopo un anno, il livello dell'osso marginale è, in media, 0.9mm.

Risorse:
Implantologia (Wikipedia)
Wiley online library (fonte pubblicazione)

martedì 14 febbraio 2012

Risultati di una ricerca sulla stabilità degli impianti dentali a lungo termine


Nel 1990 il Prof. Brånemark, considerato il padre della moderna implantologia dentale, e altri ricercatori dell'Università di Göteborg in Svezia, pubblicarono i risultati di una ricerca scientifica sul posizionamento di impianti osteointegrati a lungo termine nel trattamento di pazienti completamente edentuli.
Lo studio esamina il risultato di protesi a lungo termine in 759 arcate di 700 pazienti completamente edentuli.
Sono stati collocati 4.636 apparecchi con il metodo dell'osteointegrazione per un massimo di 24 anni da parte del team originale dell'Università di Göteborg.
Annualmente, ove possibile, sono stati condotti esami clinici e radiografici standardizzati.
Oltre il 95% degli impianti mascellari ha dato una stabilità continua alle protesi a 5 e 10 anni, e almeno il 92% a 15 anni. Il dato relativo alle mandibole è del 99% per tutti gli intervalli di tempo. Calcolato dal momento del collocamento degli impianti, i tassi di stabilità stimati per i singoli apparecchi nella mascella erano 84%, 89%, 92% a 5 anni, 81% e 82% a 10 anni e il 78% a 15 anni.
Nella mandibola erano 91%, 98%, 99% a 5 anni, 89% e 98% a 10 anni, 86% a 15 anni.
I risultati di questa ricerca concordano con i precedenti studi sul metodo di osteointegrazione.

Risorse:
Per-Ingvar Brånemark (Wikipedia)
UK PubMed Central (fonte pubblicazione)